Nasce M-Team, la campagna del Comitato Nazionale Liberi dalla Meningite per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione per questa grave e potenzialmente mortale infezione, particolarmente frequente nei bambini piccoli. Per tutto il 2019, l’iniziativa vedrà l’impegno di un team di mamme e due testimonial d’eccezione: la campionessa mondiale tuffi Tania Cagnotto e la food blogger Sonia Peronaci. Al centro del percorso informativo ci sarà la corretta informazione sulla meningite e sulle possibilità di prevenire la malattia, nell’ambito di un approccio che mira a migliorare la salute dei bambini a 360 gradi.
Il target dell’iniziativa, che include diverse iniziative e strumenti - dal network di mamme alla sensibilizzazione diretta nelle piazze - sono i genitori: la speranza di M-Team è quella di offrire informazioni e approfondimenti in grado di aiutare i genitori a muoversi correttamente, per assicurare il miglior sviluppo psicofisico a ogni bambino.
Per questo, oltre alla corretta informazione sulla meningite meningococcica e sulla prevenzione, nel corso della serata di lancio a Milano sono state offerte preziose indicazioni sull’alimentazione e l’attività fisica dei più piccoli, dato che la lotta a sedentarietà, sovrappeso e obesità infantile rappresenta una delle principali sfide in età pediatrica.
L’iniziativa, che ha preso il via con una cena di lancio alla Sonia Factory, lo spazio eventi a Milano della chef Sonia Peronaci, prevede una forte condivisione della campagna e dei suoi messaggi: a fare da “cassa di risonanza” sarà infatti un gruppo di mamme, le protagoniste dell’M-Team. Ognuna porterà la propria esperienza professionale e personale, con l’obiettivo di migliorare la salute dei nostri bambini.
Cuoca, scrittrice, presentatrice e blogger, già fondatrice del celebre sito GialloZafferano, parlerà di alimentazione sana, proponendo sei ricette al mese sui suoi canali
“Ho deciso di sposare la campagna "M-team" perché sostengo l'enorme importanza della prevenzione e della cultura a essa legata: prevenire, nel senso etimologico del termine, significa infatti "anticipare, arrivare prima”: i vaccini ci consentono di avere le giuste armi per garantire un futuro, agendo in anticipo. Non solo: prevenire significa anche partire dalla base. La salute e l'educazione alimentare devono essere coltivate già a tavola coinvolgendo i più grandi e i più piccoli, che saranno gli adulti del domani”.
Campionessa mondiale plurimedagliata olimpica e telecronista sportiva, è intervenuta sull’importanza dello sport e dell’attività fisica nei più piccoli, anche grazie ai tre eventi in programma in alcune piazze Italiane.
“Ho accettato di fare parte di questo team perché credo profondamente nella prevenzione! Ho cercato di prevenire infortuni per una vita e adesso voglio fare la stessa cosa per mia figlia. Tramite lo sport, tramite il cibo e tramite i mezzi efficaci che oggi abbiamo a disposizione grazie alla ricerca scientifica”.
Medico pediatra e dirigente medico dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma, ha analizzato il ruolo delle difese immunitarie, il loro funzionamento nei più piccoli e la fondamentale importanza dalla prevenzione vaccinale nella lotta alla meningite
"La parola ‘meningite' fa paura a tutti, ma ancora di più ai genitori. Tante sono le domande di mamme e papà: come fare a riconoscerla? quali sono i sintomi? come proteggere il mio bambino? Un valido aiuto proviene dal vaccino: vaccinando i nostri bambini, in base alle indicazioni del Calendario Vaccinale, li proteggiamo verso alcune tra le più temibili malattie al mondo. In un' epoca in cui siamo contornati da fake news e disinformazione, la mia presenza oggi è per dare voce alla medicina e alla scienza: i vaccini sono sicuri ed efficaci. Vaccinate i vostri bambini!"
Le mamme testimonial affiancheranno nella sfida di sensibilizzazione AMELIA VITIELLO, presidente del Comitato Nazionale Liberi dalla Meningite: il primo gruppo in Italia impegnato nel rappresentare bisogni e diritti delle persone colpite da meningite e delle loro famiglie, fondato da genitori che - come Amelia - hanno perso i propri bambini a causa della malattia.
“Da 11 anni, purtroppo, non ho più la possibilità di abbracciare mia figlia, di coccolarla, vederla crescere, vederla cadere, di vederla sbagliare. Di rimproverarla perché non ha fatto i compiti o di premiarla perché ha portato un bel voto a casa. E questo perché purtroppo la meningite me l’ha portata via. In dieci ore. Trovo che sia giusto raccontare la mia storia e lo faccio non senza dolore; ma spero davvero di far riflettere sull’importanza della vaccinazione. Undici anni fa non era possibile preservare Alessia, mia figlia, dalla meningite contro il meningococco B perché questo vaccino non era ancora stato scoperto. I genitori di oggi hanno la possibilità che io non ho avuto: proteggere i propri figli da questa patologia. Tutti i vaccini hanno un ruolo fondamentale”.