Evento di lancio: le dichiarazioni dell’M-Team

LISTA COMUNICATI

01 marzo 2019

Evento di lancio del 28 febbraio 2019: le dichiarazioni dell’M-Team.

 

Milano, 1 marzo 2019 - È nata ufficialmente M-Team, la super-squadra di mamme testimonial a supporto della campagna di prevenzione e sensibilizzazione, avviata dal Comitato Nazionale Liberi dalla Meningite per informare su questa grave e potenzialmente mortale infezione, molto frequente nei bambini piccoli. Per tutto il 2019, l’iniziativa vedrà l’impegno di un team di mamme e testimonial d’eccezione: la campionessa plurimedagliata di tuffi Tania Cagnotto e la food blogger Sonia Peronaci, con Amelia Vitiello presidente del Comitato Liberi dalla Meningite e la Dott.ssa Elena Bozzola, segretario nazionale SIP (Società Italiana di Pediatria).

Al centro del percorso informativo c’è la corretta informazione sulla meningite e sulla possibilità di prevenire la malattia attraverso l’unica arma disponibile, la vaccinazione, ma si parla anche di sana alimentazione e corretta attività fisica, contro due grandi problemi della pediatria contemporanea: la sedentarietà e l’obesità infantile. L’obiettivo finale: migliorare la salute dei bambini a 360 gradi.

I genitori sono al centro dell’iniziativa, che include diverse azioni. Dal network di mamme alla sensibilizzazione diretta attraverso eventi nelle piazze italiane. L’auspicio di M-Team è quella di offrire informazioni e approfondimenti nell’ottica di orientare i genitori nell’attuare le scelte giuste, per salvaguardare la salute e il benessere psicofisico dei loro bambini.

Per questo, oltre alla corretta informazione sulla meningite meningococcica e sulla sua prevenzione, nel corso della serata di lancio a Milano, sono state offerte preziose indicazioni su alimentazione e attività fisica indicate per i più piccoli, così importante per preservare la salute dei bambini già in età pediatrica.

L’iniziativa, che ha preso il via presso la rinomata location “Sonia Factory” – spazio eventi della food blogger e imprenditrice Sonia Peronaci - prevede una forte condivisione della campagna e dei suoi messaggi. Ogni mamma protagonista dell’M-Team porterà la propria esperienza professionale e personale, con l’obiettivo di migliorare la salute di tutti i bambini.

Amelia Vitiello

Le mamme testimonial affiancheranno nella sfida di sensibilizzazione Amelia Vitiello, Presidente del Comitato Nazionale Liberi dalla Meningite. Il primo gruppo in Italia impegnato nel rappresentare bisogni e diritti delle persone colpite da meningite e delle loro famiglie, fondato da genitori che come Amelia hanno perso i loro bambini a causa della malattia.

“Da 11 anni, purtroppo, non ho più la possibilità di abbracciare mia figlia. Nemmeno di coccolarla, vederla crescere, cadere per gioco e seguirla nel suo percorso di vita. Come rimproverarla perché non ha fatto i compiti oppure premiarla perché ha portato un bel voto a casa. Questo perché la meningite me l’ha portata via, in sole dieci ore... Per questo motivo, credo fermamente che sia giusto raccontare la mia storia. Lo faccio non senza dolore, ma spero davvero di far riflettere sull’importanza della vaccinazione. Undici anni fa non era possibile preservare Alessia, mia figlia, dalla meningite contro il meningococco, perché questo vaccino non era ancora stato scoperto. I genitori di oggi, per fortuna, hanno la possibilità che io non ho avuto all’epoca: proteggere i propri figli da questa terribile malattia. Ecco che la mia esperienza aiuta a capire l’importanza della prevenzione. Quando accadde il fatto, pensavo fosse una normale influenza, poi la febbre della mia bambina è salita fino a 41,5 C°. Solo a quel punto ho scoperto che erano i sintomi della meningite... Siamo qui per lanciare un appello, perché non è possibile accettare che un genitore possa sfidare così la sorte. Tutti i vaccini hanno un ruolo preventivo fondamentale. Questo però non basta. Altrettanto importanti sono alimentazione e sport, non ultimo la necessità di rivolgersi ai medici. Dall’unione di questi quattro elementi è nato l’M-Team: quattro figure che interagiscono per comunicare l’essenzialità di queste tematiche. Da sole, però, non ce la possiamo fare. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Moltiplicando il nostro messaggio con gli altri, M-Team diventerà sempre più forte e vasto. Chiunque, perciò, è invitato a entrare a far parte virtualmente del team, diffondendo il messaggio della nostra iniziativa e diffondendo la campagna anche sui social, grazie all’hashtag ufficiale #mteam19

Elena Bozzola

Dirigente medico, pediatra infettivologo dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma, nonché segretario nazionale SIP (Società Italiana di Pediatria) ha analizzato la fondamentale importanza dalla prevenzione vaccinale nella lotta alla meningite, considerando l’incidenza e la sintomatologia, spesso aspecifica e quindi pericolosamente “silenziosa” della malattia.

“Per curare la meningite, innanzitutto, è necessario riconoscere la sintomatologia: un compito non semplice. Infatti, solo il 27% dei bambini che risultano affetti da meningite meningococcica presenta i sintomi caratteristici della malattia. Più il bambino è piccolo, inoltre, più i sintomi possono essere aspecifici: vi possono essere febbricola, sonnolenza e inappetenza, ossia segnali che possono far pensare a una semplice influenza o altra forma virale. Al momento attuale, ancora il 10-20% dei bambini muoiono invano. In chi sopravvive, poi, nel 20% dei casi si possono avere delle complicanze a lungo termine, come danni fisici, danni neurologici o visivi o uditivi. È importante che i bambini vengano vaccinati anche se non frequentano l’asilo o altre strutture pubbliche, poiché sono comunque a rischio di contrarre la patologia. Più sono piccoli più il rischio è elevato, con un’incidenza 3 o 4 volte superiore alla media. Sempre nell’ottica della prevenzione, è altrettanto essenziale vaccinare i bimbi più grandi e gli adolescenti. Tra questi ultimi, infatti, si registra un secondo picco di incidenza, proprio perché hanno una vita sociale più attiva. Inoltre, il vaccino va fatto anche in presenza di un semplice raffreddore, che non rappresenta una condizione sufficiente per rimandare nel tempo questa importante vaccinazione. Infine, il vaccino contro la meningite può essere fatto tranquillamente, anche in caso di disabilità fisica, proprio per evitare ulteriori danni.

Tania Cagnotto

Campionessa mondiale plurimedagliata olimpica e telecronista sportiva, è intervenuta sull’importanza dello sport e dell’attività fisica nei più piccoli, a cui sarà data rilevanza anche grazie alla campagna di comunicazione che contempla tre eventi in programma nelle piazze italiane.

“Come atleta ho sempre cercato di rispettare e trasmettere i sani valori dello sport. Ora, come mamma posso dare un ulteriore contributo per promuovere il benessere dei più piccini. In questo contesto, posso collaborare alla diffusione del fondamentale valore della salute per il bene dei nostri bambini contro la meningite. Ho accettato di fare parte dell’M-Team perché credo profondamente nella prevenzione. Per una vita intera, ho cercato di prevenire gli infortuni e di evitare i malanni. Adesso, in veste di mamma, voglio fare la stessa cosa anche per mia figlia. Attraverso lo sport, il cibo e i mezzi efficaci che oggi abbiamo a disposizione grazie alla ricerca scientifica. Sempre nell’ottica che far fare movimento ai bambini, permettendo loro di sfogarsi fisicamente è fondamentale. Il gioco è il pretesto iniziale per poter avvicinare i più piccoli all’attività fisica. Partendo da questo spunto, infatti, organizzeremo tre eventi ludico-sportivi che coinvolgeranno grandi e piccini. Le date e i luoghi saranno disponibili sul sito della campagna”.

Sonia Peronaci

Cuoca, scrittrice, presentatrice e blogger, già fondatrice del celebre sito GialloZafferano, ha parlato di alimentazione sana, proponendo sei ricette al mese sui suoi canali.

“Ho deciso di sposare la campagna M-Team perché sostengo l'enorme importanza della prevenzione e della cultura a essa legata. Prevenire, nel senso etimologico del termine, infatti, significa “anticipare, arrivare prima”. I vaccini consentono di avere le giuste armi per garantire un futuro, agendo in anticipo. Non solo. Prevenire significa anche partire dalla base. La salute e l'educazione alimentare devono essere coltivate anche a tavola, coinvolgendo tutti i bambini, sia i più grandi sia i più piccoli, che poi saranno gli adulti del domani. A tal proposito, il mio consiglio alle mamme di oggi, è quello di passare almeno due ore alla settimana cucinando con i propri bimbi. Questa attività ha un risvolto terapeutico, che servirà ai bambini una volta divenuti adulti, ed è anche un’eccellente tecnica per scaricare lo stress, mamme e figli, insieme. In più è una buona tattica per far mangiare ai più piccoli anche le verdure o altri alimenti che di solito non gradiscono. Infatti, quando sono loro stessi a cucinare, mangiano anche più volentieri”.

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