Elena Bozzola
Pediatra Infettivologo
Ospedale Bambino Gesù
Segretario Nazionale SIP
L’attuale circolare che regolamenta il rapporto tra l’obbligatorietà vaccinale e la frequentazione scolastica prevede, per i bambini non in regola rispetto a quanto previsto dal calendario vaccinale, conseguenze diverse a seconda dell’età. Nella fascia d’età di 0-6 anni si può incorrere nell’annullamento dell’iscrizione presso gli asili nido o le scuole dell’infanzia; le famiglie di bambini inadempienti e che frequentano le scuole elementari rischiano invece di incorrere in sanzioni pecuniarie, nel caso non recuperino le vaccinazioni. Per prima cosa, quindi, è bene verificare che i propri figli abbiano effettuato tutte le vaccinazioni obbligatorie, in relazione all’anno di nascita. Il vaccino contro la meningite è tra queste?
Esistono diverse vaccinazioni contro differenti ceppi batterici che causano la meningite:
Attualmente tutte le vaccinazioni contro la meningite sopracitate, obbligatorie o consigliate, vengono generalmente somministrate entro il primo anno di età, con un numero variabile di richiami a seconda della tipologia. Esiste poi la vaccinazione tetravalente, che protegge da quattro sierogruppi batterici, consigliato come richiamo gratuito negli adolescenti. Tale vaccinazione è consigliata anche agli adolescenti che non sono stati vaccinati da piccoli contro la meningite. I bambini al di sotto dei 4 anni e gli adolescenti sono infatti tra le popolazioni più a rischio di contagio.
Al di fuori di queste fasce d’età, potrebbe essere comunque consigliabile effettuare uno o più dei vaccini sopracitati in caso di presenza di alcune malattie o di particolari condizioni che possono aumentare il rischio di contagio (come ad esempio lattanti che frequentano il nido, ragazzi che frequentano collegi, ecc.).
L’attenzione alla salute dei propri figli non si esaurirà con i richiami vaccinali, ma dovrà comprendere anche altri aspetti fondamentali come la costante attività fisica e una sana alimentazione. L’inizio del nuovo anno scolastico può essere un momento favorevole per iscrivere bambini e ragazzi a un corso sportivo, magari a un gioco di squadra, per aumentare le opportunità di socializzazione e, perché no, trasmettere il valore della disciplina in contesti alternativi rispetto a quelli familiare e scolastico. Dato poi che non è mai troppo presto per educare gli adulti di domani a fare proprie le sane abitudini della tavola, può essere utile tenere conto del menù scolastico per proporre, a casa, dei pasti bilanciati e complementari rispetto a quelli consumati a scuola.