Piano nazionale
di prevenzione vaccinale

L’importanza del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale ai tempi del COVID-19

Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) è uno degli strumenti attraverso cui lo Stato garantisce la tutela della salute dei cittadini, come indicato dal Piano d’azione Europeo per le vaccinazioni, stilato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Gli Stati che aderiscono a queste norme mettono, quindi, a disposizione di tutti i cittadini vaccinazioni (gratuite) che possono ridurre drasticamente, o anche eliminare del tutto, alcune malattie infettive gravi e/o incurabili. La vaccinazione non ha solo un'azione protettiva diretta, cioè nei confronti di chi si è sottoposto alla prevenzione ma anche, e soprattutto, indiretta, nei confronti della comunità. Infatti, la ridotta trasmissione della malattia, nei soggetti immunizzati, porta a un calo complessivo dei contagi, diminuendo drasticamente le probabilità di entrare in contatto con l'agente infettivo e, quindi, di sviluppare la malattia. Questo fenomeno è noto come “immunità di gregge” e si ottiene, a seconda delle malattie, quando almeno il 90-95% della popolazione si sottopone alla vaccinazione, garantendo la cosiddetta copertura vaccinale. Attenersi al Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale è, quindi, una responsabilità civica condivisa.

Paradossalmente, il grande successo delle vaccinazioni è proprio una delle ragioni per cui, negli ultimi anni, stanno diventando sempre più difficili da accettare: infatti, la drastica diminuzione della frequenza di alcune malattie, ha portato alla diminuzione della percezione della loro gravità mentre, al contrario, sta aumentando il timore legato ai possibili effetti collaterali dovuti alla vaccinazione.

È bene ricordare che le vaccinazioni sono tra i prodotti farmaceutici più controllati e sicuri

Sottoposti a rigidi protocolli di verifica di sicurezza ed efficacia, in fase di sviluppo, e a continuo monitoraggio dopo l’immissione in commercio. Inoltre, proprio perché la prevenzione vaccinale viene somministrata a persone sane, soprattutto ai bambini con lo scopo di prevenire la malattia, è richiesto che soddisfi un più elevato standard di sicurezza, rispetto ai farmaci solitamente impiegati per il trattamento di soggetti già malati (come per gli antibiotici), e si tende ad avere una bassa tolleranza nei confronti di qualsiasi evento avverso a seguito di vaccinazione.

È vero che, come già avviene per la maggior parte dei farmaci, la prevenzione vaccinale non è esente da rischi potenziali ed eventi avversi. La maggioranza di questi, però, è di lieve entità e risulta molto meno grave, rispetto ai rischi legati alle malattie da cui proteggono. 

Nel mondo moderno, interconnesso e globalizzato, le malattie possono trasmettersi più velocemente e su più vasta scala, rispetto al passato, grazie ai maggiori spostamenti di persone e merci: gli eventi legati al COVID-19 lo hanno chiaramente dimostrato. È, quindi, sempre più importante preoccuparsi della salute propria e degli altri e, anche se la pandemia di COVID-19 è ancora in corso e rende più difficile attenersi alle vaccinazioni previste (per lo spostamento di risorse sanitarie verso le attività di controllo della pandemia e per le misure di distanziamento sociale imposte alla popolazione), bisognerebbe evitare quanto più possibile di interrompere questo servizio. La stessa OMS raccomanda di mantenere gli appuntamenti vaccinali, soprattutto per le vaccinazioni di routine, fino a quando le misure di risposta al COVID-19 lo consentiranno. In alternativa, sarà necessario recuperare il prima possibile gli eventuali appuntamenti vaccinali persi. Nel caso in cui questo obiettivo non fosse raggiunto, i rischi che ne deriverebbero riguardano l’accumulo di persone suscettibili a malattie prevenibili con vaccinazione e un maggiore rischio di sviluppo di focolai o epidemie.

Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019

 

 

Cosomministrare nella stessa seduta

 

 

Somministrare in seduta separata

 

 

Vaccini per categorie a rischio

IPV = vaccino antipolio inattivato

Ep B = vaccino contro il virus dell’epatite B

Hib = Vaccino contro le infezioni invasive da Haemophilus influenzae tipo b

DTPa = vaccino antidifterite-tetano-pertosse acellulare

dTpa = vaccino antidifterite-tetano-pertosse acellulare, formulazione per adulti

dTpa-IPV = vaccino antidifterite-tetano-pertosse acellulare e polio inattivato, formulazione per adulti

MPRV = Vaccino tetravalente per morbillo, parotite, rosolia e varicella

MPR = Vaccino trivalente per morbillo, parotite, rosolia

V = Vaccino contro la varicella

PCV = Vaccino pneumococcico coniugato

PPSV = Vaccino pneumococcico polisaccaridico

MenC = Vaccino contro il meningococco C coniugato

MenB = Vaccino contro il meningococco B

HPV = Vaccino contro i papillomavirus

Influenza = Vaccino contro l’influenza stagionale

Rotavirus = Vaccino contro i rotavirus

Ep A = vaccino contro il virus dell’epatite A

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