Quanti e quali tipi
di meningite esistono?

Tipi di meningite

Nella maggior parte dei casi la meningite, è causata da un’infezione virale, batterica o fungina anche se esistono casi di meningite secondaria (rari) dovuta ad alcuni tipi di tumore, al trattamento con determinati farmaci o a stati infiammatori derivanti da altre cause.

Nel gruppo delle meningiti infettive, la tipologia più comune è quella virale che, fortunatamente, è anche una forma generalmente non grave, che si risolve da sé nell’arco di 7-10 giorni. Gli agenti patogeni più frequenti sono virus del tipo herpes, gli enterovirus e i virus dell’influenza.

La meningite da funghi è rara ma più pericolosa, anche perché tende a colpire individui le cui difese immunitarie sono già compromesse, come nel caso di soggetti con HIV. I funghi responsabili di questo tipo di infezione rilasciano, nell’ambiente, le proprie spore: sono proprio queste che, una volta inalate, possono diffondersi nel corpo e dare luogo all’infezione. In alcuni casi, invece, è un fungo che già si trova all’interno del nostro corpo, ospite fisiologico della flora ad esempio intestinale, a replicarsi in maniera eccessiva e a migrare fino alle meningi, dove genera l’infezione. Ne sono un esempio alcune specie della famiglia di funghi Candida.

Infine bisogna ricordare, la meningite batterica che è causata da diversi batteri. Il batterio che, più comunemente, causa forme gravi di meningite è il meningococco (Neisseria meningitidis), identificato già nel 1887 e responsabile, a partire dai primi anni del 1800, di epidemie di meningite in Europa. Nel 2-30% della popolazione sana, questo microrganismo si trova nel naso e nella gola senza presentare sintomi e senza che si sviluppi la malattia. Esistono 13 sottogruppi (sierogruppi) di meningococco, di cui 6 sono i responsabili di patologie gravi nell’uomo: A, W135, YB, C e, raramente, X. Le differenze tra questi sottogruppi sono principalmente strutturali, a livello della membrana esterna del batterio che ha un ruolo nel determinare la capacità di colonizzare gli organi umani e di resistere alle nostre difese immunitarie.

In Italia e in Europa, i sierogruppi B e C sono i più frequenti, e nel 10-20% dei casi la malattia che causano ha un andamento rapido e particolarmente grave, che può condurre a morte anche in presenza di una terapia adeguata. Per entrambi, così come per A, C, W135 e Y (vaccinazione quadrivalente) è disponibile una prevenzione vaccinale. Prima dell’introduzione dei trattamenti vaccinali, il 70-80% delle meningiti da meningococco avevano un esito fatale, al contrario, in tempi recenti, questa percentuale è scesa a 10-15%, anche se i soggetti che guariscono potrebbero comunque riportare danni gravi e irreversibili alla salute, come ad esempio amputazioni, perdita dell’udito, difficoltà visive, disturbi dell’apprendimento e del comportamento o ritardi nello sviluppo.

Altri batteri che possono causare meningite sono lo pneumococco (Streptococcus pneumoniae) e l’emofilo (Haemophilus influenzae). Lo pneumococco è un batterio comune e che, oltre alla meningite, può causare polmonite, otite e altre infezioni delle vie respiratorie. L’emofilo è stato, fino agli anni ’90, la causa più comune di meningite nei bambini di età inferiore ai 5 anni, ma dopo l’introduzione della prevenzione vaccinale, i casi di meningite da emofilo si sono ridotti drasticamente.

Fonti

Ministero della Salute: Meningite. http://www.salute.gov.it/portale/malattieInfettive/dettaglioSchedeMalattieInfettive.jsp?lingua=italiano&id=12&area=Malattie%20infettive&menu=indiceAZ&tab=1 (ultimo accesso: ottobre 2020)

Rouphael NG, et al. Methods Mol Biol. 2012.

Singh DK et al. Front Cell Infect Microbiol 2020; 10:94

Vu K et al.  Front Microbiol 2019; 10:353

Anche tu
puoi entrare
nell’M-Team

Condividi i nostri consigli
usando #mteam20
sui tuoi canali social

Insieme per la salute
dei nostri bambini.

Seguici su: