Meningococco
di tipo A, W e Y

I meningococchi A, W135 e Y differiscono tra loro, e rispetto agli altri sierotipi di meningococco, principalmente da un punto di vista strutturale, a livello delle proteine del rivestimento esterno.

Il meningococco A è più raro, rispetto ai ceppi B e C, nei paesi dell’America Latina, mentre in passato è stato responsabile di gravi epidemie in Cina, Nepal, India e Russia. Attualmente, insieme al ceppo C, è il sierogruppo più diffuso nella cosiddetta “cintura della meningite”, area che comprende i Paesi dell’Africa sub sahariana, dal Senegal all’Etiopia.

I sierogruppi W135 e Y sono ceppi emergenti in alcuni paesi dell’America Latina tanto che nel 2006 il sierogruppo Y, ad esempio, è stato quello maggiormente prevalente in Colombia e Venezuela; inoltre, negli ultimi decenni, il meningococco Y ha causato più di un quarto dei casi di meningite negli USA, in particolare nei neonati di età inferiore ai 6 mesi. Di recente, questo batterio si è diffuso anche in Sud Africa e Israele. In Italia, negli ultimi anni, è stato il ceppo maggiormente circolante dopo i meningococchi B e C. Insieme al ceppo W135, il meningococco Y è stato riscontrato più spesso in soggetti di età pari, o superiore, ai 15 anni.

Il meningococco W135 è particolarmente diffuso in Arabia Saudita e Africa, con importanti epidemie locali, osservate occasionalmente negli ultimi decenni. Questo ceppo di meningococco sta recentemente emergendo anche in Inghilterra dove, storicamente, i ceppi B e C sono sempre stati i più diffusi. In particolare, in Inghilterra, il meningococco W135 è passato da 1-2% di casi nel 2009 a 24% nel 2014/2015. Questo dato è particolarmente rilevante se si tiene conto del fatto che i soggetti maggiormente colpiti da meningococco W135 sono adolescenti sani, e che la malattia causata da questo sierogruppo è particolarmente aggressiva, con un tasso di mortalità più alto rispetto agli altri ceppi (13% rispetto a 5-10%).

La trasmissione di questi meningococchi, come per gli altri sierotipi, avviene principalmente per via aerea, attraverso le goccioline di saliva emesse mentre si parla, respira, starnutisce o tossisce. Trattandosi di batteri, la cura specifica si basa sul trattamento antibiotico.

Fonti

Rouphael NG, et al. Methods Mol Biol. 2012.

Dati di sorveglianza delle malattie batteriche invasive aggiornati al 3aprile 2017. Istituto Superiore di Sanità.

Sorveglianza delle malattie batteriche invasive in Italia: rapporto “interim” 2018. Dip. Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità, Roma.

https://www.meningitis.org/meningitis/what-is-meningitis/bacterial-meningitis/meningococcal-group-w-(menw)

https://salute.regione.veneto.it/mobilevac/Malattie/Dettaglio?Id=MNA

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